Wi-Fi Kill Pro v2.2

03.06.2013 11:16


Dopo FaceNiff , ecco un’atra applicazione del coder Polacco Bartosz Ponurkiewicz,
meglio conosciuto come Ponury.
Sto parlando di WiFi Kill, in versione Pro, per Android 4.x.
Si tratta di un’applicazione che utilizzando
ARP Spoofing (vengono falsificati i pacchetti ARP che transitano all’interno di una rete wifi),
permette di concretizzare un attacco di tipo MIM (man in the middle)
verso tutte le macchine presenti nello stesso
segmento di rete. Queste crederanno che il device attacker (il vostro) sia il router,
e cercheranno di connettersi al network attraverso di esso,
il quale, nel caso specifico, farà cadere tutte le connessioni.
Spetterà soltanto a voi decidere se e quando terminare l’attacco.

Vi ricordo però che il device dell’attacker lascia delle tracce (il proprio MAC address) nell’ARP cache delle vittime,
evitate quindi attacchi ripeuti con lo stesso terminale o prendete le dovute precauzioni (spoof del MAC address).

Data la natura di quest’app e come già sopra riportato: Root is a Must!
Disinstallate eventuali versioni precedenti (importante).
Installate ed avviate WiFi Kill.
Premete il tasto START per avviare la scansione delle macchine presenti nella vostra stessa rete LAN.
Verranno trovate sia le macchine connesse in WiFi che via cavo.
Scegliete una vittima.
Spostate l’interruttore GRAB da sinistra verso destra.
Verranno visualizzate le pagine web che la vittima sta visionando,
e la navigazione in molti casi sarà già disturbata.
Spostate l’interruttore KILL da sinistra verso destra,
cadrà così la connessione della vittima,
la quale non potrà più visualizzare nessuna pagina web.
Potrete riattivare la connessione a vostro piacimento
rispostando i due interruttori nella posizione originale.
Terminerà così l’attacco.
È inoltre possibile attaccare tutte le macchine contemporaneamente (GRAB ALL e KILL ALL).
Nelle preferenze si possono mostrare/nascondere alcuni dettagli dei
devices connessi alla rete (MAC adrress, produttore delle schede di rete, nome del network).

 

L'app richiede i permessi Root

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